Dodici storiche hit EDM che compiono 10 anni

Written by on 19 January 2022

Sembra ieri, eppure l’età dell’oro della dance più pop è ormai roba di una decina di anni fa. Ecco una manciata di successi che hanno cambiato la musica

Sembra ieri, e invece… l’epoca d’oro dell’EDM, acronimo molto generico di Electronic Dance Music, diventato poi semplicemente indicativo di quella dance energica e pop che ha spopolato durante la prima metà degli anni ’10, risale ormai a un decennio fa. Un momento storico felicissimo per la musica da ballare, perché dopo anni in cui sembrava che i dj, i producer e tutto ciò che vi orbitava intorno fossero desitanti a restare confinati dentro le mura dei club, questa evoluzione dell’electro-house, della fidget, del dubstep e di altri elementi capaci di creare un crossover verso le radio e una fruizione più ampia, è fiorita ed è stata capace di conquistare il mondo.

Certo, ci sono stati diversi fattori concomitanti: l’ascesa dei festival, dei social network e di YouTube, un mondo sempre più connesso in grado di mostrare in tempo reale quanto fosse bello e divertente frequentare un certo tipo di scena e quanto fosse spettacolare andare a ballare in parchi colorati con fuochi d’artficio ed effetti speciali. Ma di fatto, l’EDM ha reso la dance popolare ed e accessbile a tutti, complici anche le canzoni, quelle da cantare tutti insieme in coro a squarciagola.

Sembra ieri, sembra una vita fa. Abbiamo provato a ricordarci il 2012 con dodici successi clamorosi che hanno segnato un’epoca.

 

Swedish House Mafia feat. John Martin – Don’t You Worry Child
Non possiamo che partire da qui. Dai tre campioni svedesi che hanno preparato il terreno durante tutto il decennio precedente al boom, e che poi hanno acceso la miccia con ‘One’. Dopodiché, il mondo era loro. L’hanno salvato. E ci hanno resi felici, lieti, sereni, facendoci cantare (anche grazie alla voce di John Martin, vero marchio di fabbrica di quel periodo) che non avremmo dovuto preoccuparci.

Avicii – Silhouettes
Siamo sempre in Svezia. ‘Silhouettes’ forse non è il brano più significativo di Avicii, non è ‘Levels’ e nemmeno ‘Wake Me Up’, ma il 2012 è stato certamente ricco di momenti memorabili che lo hanno visto protagonista, su tutti la “benedizione” di Madonna sul palco dell’Ultra Music Festival di Miami. E allora come non inserire in questo elenco un suo pezzo di quell’anno magico?

Icona Pop feat. Charlie XCX – I Love It
Non un brano che nasce esplicitmaente EDM, ma il simbolo di come un certo suono abbia pesantemente influenzato il pop più nuovo di quegli anni. ‘I Love It’ è semplicemente irresistibile, liberatoria, emozionante. Ed è la canzone che ha rivelato al mondo non solo le Icona Pop, ma anche Charlie XCX.

Nicky Romero & NERVO – Like Home
Se dovessimo scegliere due nomi che rappresentano quel periodo più di ogni altro, in gara ci sarebbero certamente le sorelle Nervo, hitmaker per tantissimi artisti di quell’epoca, e Nicky Romero, archetipo della success story dei tempi dell’EDM. La loro ‘Like Home’ forse non verrà ricordata universalmente al pari di altri pezzi di questo articolo, ma certamente racconta molto bene un’epoca.

deadmau5 feat. Chris James – The Veldt
Il 20 marzo 2012 deadmau5 è in diretta per ascoltare insieme ai fan le idee e le demo che gli sono state mandate attraverso il suo profilo SoundCloud, dove ha lasciato una strumentale da cantare. Via Twitter, un ragazzo di nome Chris James inoltra un link. Uno sbalorito Joel Zimmerman resta affascinato e conquistato al punto tale da pubblicare la versione con quella voce come singolo“Happy life, with the machines scattered around the room/Look what they made, they made it for me – happy technology”Il resto è storia. Una storia fantastica.

Sebastian Ingrosso, Alesso feat. Ryan Tedder – Calling (Lose My Mind)
I brani prodotti in Svezia che diventano inni da festival in quel periodo si sprecavano, ma quelli capaci di rimanere nel tempo sono pochi. ‘Calling’ è il perfetto ritratto di un’epoca: la giovane promessa, il veterano della scena, la voce di una popstar internazionale. E un grande ritornello.

Zedd feat. Foxes – Clarity
È il brano che ha rivelato al mondo il talento esagerato di questo giovane producer russo naturalizzato tedesco. Produzione impeccabile, costruzione del pezzo da manuale, perfetto per ballare come per le radio. A impreziosire il tutto, l’essenziale voce di Foxes. “You are the piece of me/I wish I didn’t need” ci fa ancora commuovere oggi.

Afrojack & Shermanology – Can’t Stop Me
Non dovremmo nemmeno stare a sprecare parole per Afrojack. Il suo contributo alla musica da club è semplicemente enorme. Prima dello star system, prima di un matrimonio da riviste patinate (o di gossip), prima dei mainstage, già stravolgeva il mondo con hit seminali come il remix di ‘Moombah’ di Silvio Ecomo & Chuckie, o come ‘Pon De Floor’ di Major Lazer. ‘Can’t Stop Me’ insieme a Shermanology è uno dei suoi tanti, tantissmi successi devasta-dancefloor.

Otto Knows – Million Voices
Forse Otto Knows non ha spauto ritagliarsi nel tempo un profilo pop come altri colleghi, ma di sicuro la sua ‘Million Voices’ non solo è uno di pezzi di maggior successo del 2012, ma è una traccia che ha fatto epoca, sia sul lato strettamente EDM, sia sul piano stilistico. Perchè quel “milione di voci” di bambini sono diventate uno standard ricalcato da moltissimi negli anni successivi. Indimenticabile.

Skrillex & Damian “Jr. Gong” Marley – Make It Bun Dem
Se nei due anni precedenti Sonny Moore ha fatto entrare di preopotenza un dubstep pompato agli steroidi nel mainstream, nel 2012 il fenomenale musicista e producer piazza un altro colpaccio. ‘Make It Bun Dem’ mescola il suo suono devastante con il reggae in modo più esplicito, e, ciliegina sulla torta, ecco la voce di Damian Marley. Che botto.

Sebastian Ingrosso & Tommy Trash feat. John Martin- Reload
È come cadere sempre in piedi. Sempre qui si torna. Sebastian Ingrosso nel 2012 è davvero on fire, sia con i compagni di sempre, sia insieme alle nuove leve. ‘Reload’ potrebbe essere la hit della vita per molti, per lui è solo un altro grande pezzo da mettere a curriculum. Questa volta con la complicità di Tommy Trash e John Martin.

Alesso feat. Matthew Koma – Years
Ancora lui. Alesso è in stato di grazia e il 2012 è il suo anno d’oro. “These will be the years” canta Matthew Koma, altro nome cruciale dell’era EDM, e suona profetico a risentirlo oggi. Perché è vero che le cose giravano già per il verso giusto, ma gli anni successivi sarebbero stati davvero indimenticabili.

David Guetta feat. Sia – Titanium
Bonus track. Perché ‘Titanium’ è in realtà stata pubblicata nel dicembre del 2011. Ma ovviamente raggiunge il successo mondiale l’anno seguente, e ne diventa forse la hit più importante. Scala ogni classifica, registra numeri spaventosi, e Sia Furler dopo anni di gavetta e piccoli successi diventa la voce più amata e richiesta al mondo. Mentre dal canto suo, David Guetta compie il passo decisivo verso una dimensione unica, quella di superstar dj per eccellenza, di produttore inarrivabile e al contempo di vera popstar della consolle.  Semplicemente, uno di quei pezzi che hanno cambiato le regole del gioco. ‘Titanium’ è Storia. Con la S maiuscola.


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